giovedì 12 settembre 2013

Rimedio Naturale: Olio e limone contro le unghie fragili e ingiallite


Chi ha problemi di fragilità alle unghie lo sa bene: si sfaldano, si piegano, sono sottili e molto spesso si spezzano, con la conseguente difficoltà a farle crescere lunghe, come spesso piace a noi ragazze.
Questa situazione può dipendere da fattori genetici, da periodi di stress o da carenze alimentari. Come per tutte le cose, è sempre meglio risolvere il problema prima da "dentro" e poi da fuori.
Chi soffre di questo fastido avrà sicuramente provato i numerosi smalti indurenti in commercio ma... che ve lo dico a fare?! Sono pieni zeppi di schifezze, e molto spesso contengono la dannosissima formaldeide!!! (se non sai cosa sia, dai un occhio qui).  Questi smalti non induriscono l'unghia dall'interno, ma creano semplicemente uno strato durissimo di smalto sopra di essa. Non hanno nessun effetto curativo, e per toglierlo bisogna ricorrere al solvente per smalti, che indebolisce anch'esso le nostre povere unghie.
Fortunatamente esistono parecchi metodo naturali per rinforzarle, uno tra questi è utilizzare l'olio di oliva e il succo di limone. L'olio d'oliva è uno degli oli più nutrienti, rende l'unghia elastica ed è un ottimo rinforzante, mentre il succo di limone aiuta a sbiancare le unghie ingiallite (dal fumo, dallo smalto, ecc.) ed agisce anche come disinfettante.

Il procedimento è semplicissimo, basta riempire una ciotolina con olio e limone, dare una bella mescolata, preferibilmente con il minipimer (ovviamente non otteremo un'emulsione perchè olio e limone si separano) e immergervi le unghie per una decina di minuti al giorno, finchè i risultati non si faranno notare. Se volete, potete intingere un batuffolo di ovatta nella ciotolina e passarvelo sulle unghie, massaggiando. Questo mix di olio e limone non può essere conservato, quindi l'unico modo è prepararselo fresco ogni giorno.
Se volete qualcosa di più comodo e duraturo, un altro metodo è quello di riempire una vecchia boccetta di smalto (pulita ed asciutta) con olio di oliva e poche gocce di olio essenziale di limone. Proprio come uno smalto, basterà dare un paio di passate con il pennellino ogni sera.
Un altro metodo ancora, se non possedete l'olio essenziale di limone o se vi piace spignattare, è realizzare un oleolito di limone, da conservare sempre dentro una boccetta di smalto.
(Se vuoi sapere come realizzare un oleolito, clicca qui.)
Sia l'olio realizzato con l'olio essenziale di limone che l'oleolito, sono più duraturi del mix di olio e succo di limone freschi, ma hanno comunque vita breve, quindi quando l'olio comincia a puzzare o a cambiare colore, buttatelo.
In ognuno dei tre casi, è importante non lavarsi le unghie dopo l'applicazione ma lasciae in posa l'olio, massaggiando.
L'olio e il limone sono ottimi anche per le unghie distrutte dalle ricostruzioni e dagli smalti.
In ogni caso, se avete delle unghie davvero deboli e rovinate, il mio consiglio è di non applicare nessun tipo di smalto, ma di lasciarle "respirare".
Se vi piace lo smalto trasparente, al suo posto potete utilizzare la lima lucida unghie, che le rende davvero brillanti, quasi come se aveste lo smalto.
Invece, per accorciarle, sarebbe meglio utilizzare solo la lima, perchè il taglio netto del classico tronchesino tende a farle sfaldare di più.
Anche evitare di tenere le mani troppo a mollo è un toccasana per le unghie.
La parola d'ordine, come al solito, è mantenerle idratate, e avere tanta pazienza! Ci vorrà un pò di tempo, ma prima o poi torneranno sane e forti!


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Home Made: Come mantenere l'abbronzatura con l'oleolito antiossidante

E' dura ammetterlo, ma anche quest'anno le vacanze sono finite. 
Che siate stati al mare o in montagna, vi sfido a non esservi abbronzati nemmeno un pò.
Una volta tornati in città alla vita di tutti i giorni, la tintarella è l'unico segno che ci rimane delle ferie appena passate, delle giornate in riva al mare, delle passeggiate in montagna. Ma come fare a mantenere la pelle ambrata più a lungo possibile una volta finità l'estate? Molto spesso ci si comincia a spellare e la pelle assume un colorito a macchie che non è di certo piacevole. Ma bastano pochi accorgimenti e dei prodotti con gli attivi giusti in formula per prolungare la durata dell'abbronzatura e allo stesso tempo mantenerla omogenea.

In questo caso, il mio ingrediente segreto rigorosamente home made è... l'oleolito antiossidante alla carota e pomodoro!
(Mi scuso per la qualità delle foto, ma ho fatto questo oleolito di sera e ho dovuto utilizzare per forza il flash)

PRIMA DI COMINCIARE A FARE UN QUALSIASI OLEOLITO, SUGGERISCO VIVAMENTE DI LEGGERE LA GUIDA SU COME REALIZZARLO SUL FORUM "L'ANGOLO DI LOLA". DI SEGUITO VI POSTO IL LINK: http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=27&t=50002

Un oleolito non è altro che un olio vegetale, all'interno del quale mettiamo a macerare delle erbe/piante/fiori/ortaggi (in termine tecnico "droghe") secche o fresche a seconda dei casi, seguendo una macerazione a freddo o a caldo (sempre a seconda dei casi). Questo perchè l'olio veicola l'estrazione del principio attivo della droga che ci interessa, diventandone pregno. Se correttamente realizzato e conservato, può durare anche un anno. E' un buon metodo casalingo per creare degli oli secondo le proprie esigenze personali, in maniera naturale e, come al solito, spendendo davvero pochissimo!

In questo caso, ho voluto realizzare un oleolito che fosse antiossidante (ho provato a cercare questo oleolito in rete ma non ho trovato alcun risultato, nemmeno sui vari forum, quindi mi scuso se ho inconsapevolmente copiato l'idea a qualcuno) e proprio per questo motivo ho scelto di utilizzare la carota e il pomodoro, che sono due ortaggi davvero ricchi di antiossidanti, quali: i carotenoidi come il Beta Carotene (precursore della Vitamina A) e il Licopene, ma anche la potente Vitamina C. Inoltre, l'olio di riso contiene Gamma Orizanolo, che per la sua particolare struttura chimica, esercita anch'esso un'azione antiossidante.


RICETTA:  
per 500 ml 
(n.b.: la quantità di oleolito, una volta terminato il procedimento, risulterà meno di quella di partenza)


  • 400 ml di olio di riso
  • 100 ml di olio di cocco (o un altro olio vegetale a vostra scelta -girasole, mandorle, jojoba, ecc-)
  • Carote grattugiate q.b.
  • Bucce di pomodori belli rossi e maturi q.b.
  • Conservante (facoltativo): Tocoferolo/Vitamina E (0,25%) oppure Tocoferile Acetato (5%) oppure Aperoxid (0,1-0,5%) oppure qualsiasi altro conservante per oli (percentuali da calcolare sul peso finale dell'olio già filtrato). Se non si dispone di nessun conservante, si può utilizzare un rametto di rosmarino.





PROCEDIMENTO

Per realizzare questo oleolito, utilizzeremo gli ortaggi freschi (ovvero non li faremo seccare per fare evaporare l'acqua) e, di conseguenza, il procedimento a caldo (a bagno maria) che ci permette di fare evaporare l'acqua in essi contenuta (che rovinerebbe l'oleolito)  ma anche di estrarre più facilmente il licopene dalla buccia del pomodoro.
Se vi state chiedendo se non sia meno rischioso utilizzare gli ortaggi dopo averli seccati, la risposta è che far seccare completamente la carota grattugiata e le bucce di pomodoro richiederebbe talmente tanto tempo che si rischiebbe di farle ammuffire.

1) PREPARAZIONE: Come prima cosa prendiamo i nostri pomodori, che devono essere belli rossi e molto maturi, laviamoli per bene, e pratichiamo due piccoli taglietti a formare una X sull'estremità superiore del pomodoro (dove c'è l'attaccatura del gambo della pianta). Questo ci faciliterà nella fase di sbucciatura. Ora mettiamo i pomodori a bollire in una pentola capiente per qualche minuto, finchè i bordi della buccia in corripondenza dell'incisione a X che abbamo praticato precedentemente, non comincino a sollevarsi e ad arricciarsi. Una volta pronti lasciamoli raffreddare e, successivamente, sbucciamoli cercando di lasciare meno polpa possibile attaccata alla buccia. Mettiamo le bucce a perdere un pò della loro acqua su di un panno asciutto per un paio di orette.
Dopo di che, peliamo le carote e grattugiamole finemente. Non le mettiamo a seccare. 


Riempiamo un contenitore di vetro precedentemente lavato, sterilizzato (si può sterilizzare pulendolo con l'alcol a 90 gradi che si utilizza per i dolci o per produrre i liquori, pochi euro al supermercato nel reparto superalcolici) e asciutto (è importantissimo! all'interno del barattolo non deve esserci nemmeno una goccia d'acqua, altrimenti l'olio rischia di andare a male!!) con le bucce di pomodoro e le carote, e versiamoci sopra gli oli fino a ricoprirle completamente (questo è molto importante, dalla superficie dell'olio non deve affiorare nemmeno una minima parte di droga!)
Oltre all'olio di riso, che trovo fondamentale per questo oleolito, io ho usato l'olio di cocco perchè era quello che avevo in casa in maggiore quantità, ma si può usare un qualsiasi olio vegetale a vostra scelta (mandorle, girasole, jojoba ecc.)




2) MACERAZIONE A BAGNO MARIA: Per permettere all'acqua contenuta negli ortaggi di evaporare, in modo da non compromettere la riuscita del nostro oleolito, andiamo a fissare sull'estremità del barattolo una garzina o un pezzettino di stoffa che fermeremo con un elastico. Ora, siamo pronti per il bagno maria.
Utilizziamo una pentola alta in modo che il livello dell'acqua superi il livello dell'olio nel barattolo (stando attenti a non bagnare la garzina sull'estremità!!) e sistemiamo sul fondo uno strofinaccio o una presina. Adagiamoci sopra il barattolo in modo da non farlo muovere e mettiamo il tutto a bollire a fiamma bassissima per 4/5 ore, rabboccando di tanto in tanto l'acqua, man mano che essa evapora. Passate le ore di bollitura necessarie, possiamo aggiungere altra droga fresca al nostro oleolito (facoltativo) e farlo andare a bagno maria per altre 4/5 ore. In tutto, si può ripetere il procedimento di bollitura anche per 2/3 volte (non necessariamente nello stesso giorno). Questo serve per ottenere un oleolito ancora più ricco. Più l'olio sarà bello arancione e profumato di carota e pomodoro, più attivi saremo riusciti ad estrarre.
Terminato il tempo di bagno maria, mettiamo il barattolo con l'oleolito a riposare in luogo fresco e asciutto, e lasciamolo macerare per una settimana circa.




3) FILTRAGGIO: Dopo tutti questi procedimenti e dopo tutta questa attesa, noterete che sul fondo del barattolo si è creato uno strato più denso e torbido; questo strato è composto da acqua ed impurità in eccesso, e al momento del filtraggio dovremo stare molto attenti a decantare l'olio evitando di far colare anche il fondo.
-Primo filtraggio: facciamo colare l'olio in un nuovo contenitore pulito servendoci di un imbuto, e stando attenti a non fare colare anche lo strato più torbido che si è formato sul fondo. Dopo di che, prendiamo le bucce di pomodoro e le carote grattugiate e schiacciamole dentro uno schiaccia patate o più semplicemente con una forchetta, facendo colare nel contenitore l'olio che scende da esse. Questo è l'olio più ricco di attivi!
Chiudiamo il barattolo e mettiamolo a riposare in luogo fresco e asciutto per altri 2/3 giorni. Fare riposare l'oleolito per altre 48/72 ore permette alle impurità rimaste di depositarsi sul fondo.
-Secondo filtraggio: trascorsi i 2/3 giorni, passiamo al secondo ed ultimo (finalmente!) filtraggio: prendiamo un nuovo contenitore sempre pulito e asciutto e appoggiamoci sopra un imbuto, all'interno del quale avremo sistemato un pezzo di stoffa a trama fitta o un paio di veli di carta assorbente. A questo punto versiamo il nostro oleolito, sempre stando attenti a non far colare il fondo, dove si saranno depositate ancora altre impurità. Attendente fin quando anche l'ultima goccia di olio non sarà scesa e...

L'OLEOLITO E' PRONTO!

A questo punto, se disponete di un conservante, aggiungetelo nelle dosi indicate e godetevi il vostro oleolito, altrimenti potete provare ad usare un rametto di rosmarino per prolungarne la durata, ma sappiate che rilascia parecchio odore. Non esiste ua data di scadenza, quando l'oleolito comincia a puzzare e a cambiare odore, vuol dire che è andato a male, sia che abbiate usato il conservante o meno.
Infine, se volete, si può aggiungere qualche goccia di olio essenziale per profumarlo.

Il procedimento potrà sembravi lungo e periglioso, ma il bagno maria è l'unico procedimento possibile quando si ha a che fare con piante fresche, quindi... armatevi di pazienza! Potrà sembrarvi assurdo, ma è il procedimento più veloce! Pensate che se utilizzate delle piante secche, è consigliabile farle macerare a freddo, ovvero lasciarle sott'olio, per 40 giorni!

UTILIZZO: Questo oleolito è una bomba antiossidante per la nostra pelle! La aiuta a combattere l'invecchiamento e ci da una mano a prolungare l'abbronzatura, è davvero ottimo!
In ogni caso, per mantenere una tintarella omogenea e duratura, la parola d'ordine è idratare.
Più la pelle è idratata, meno tende a spellarsi, e di conseguenza l'abbronzatura rimane intatta più a lungo.
L'oleolito deve essere utilizzato sempre sulla pelle bagnata o insieme ad un pò di gel di aloe vera.
In alternativa, si può aggiungere qualche goccia alla propria crema corpo o viso abituale.
Anche se ormai l'estate sta finendo, è anche un ottimo dopo sole! Infatti il mio l'ho preparato prima di partire e l'ho utilizzato per tutta la vacanza al mare insieme al gel di aloe vera... risultato: pelle sempre idratata, senza una spellatura.
In caso la vostra abbronzatura vi stia ormai abbandonando e vi ritroviate già a chiazze, la cosa migliore da fare è un bello scrub delicato cercando di uniformare il più possibile l'incarnato. Subito dopo è importantissimo applicare un olio o una crema idratante. In questo modo si pulisce l'epidermide dalle cellule ormai morte e le si dona luminosità.

A mio parere è davvero un ottimo oleolito, una manna per la pelle, da utilizzare sia in estate per combattere i danni del sole, che in inverno per mantenere la pelle elastica ed idratata.
Fatemi sapere se lo fate e come vi è venuto :)


Buono spignatto a tutti! ;)














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