giovedì 12 settembre 2013

Rimedio Naturale: Olio e limone contro le unghie fragili e ingiallite


Chi ha problemi di fragilità alle unghie lo sa bene: si sfaldano, si piegano, sono sottili e molto spesso si spezzano, con la conseguente difficoltà a farle crescere lunghe, come spesso piace a noi ragazze.
Questa situazione può dipendere da fattori genetici, da periodi di stress o da carenze alimentari. Come per tutte le cose, è sempre meglio risolvere il problema prima da "dentro" e poi da fuori.
Chi soffre di questo fastido avrà sicuramente provato i numerosi smalti indurenti in commercio ma... che ve lo dico a fare?! Sono pieni zeppi di schifezze, e molto spesso contengono la dannosissima formaldeide!!! (se non sai cosa sia, dai un occhio qui).  Questi smalti non induriscono l'unghia dall'interno, ma creano semplicemente uno strato durissimo di smalto sopra di essa. Non hanno nessun effetto curativo, e per toglierlo bisogna ricorrere al solvente per smalti, che indebolisce anch'esso le nostre povere unghie.
Fortunatamente esistono parecchi metodo naturali per rinforzarle, uno tra questi è utilizzare l'olio di oliva e il succo di limone. L'olio d'oliva è uno degli oli più nutrienti, rende l'unghia elastica ed è un ottimo rinforzante, mentre il succo di limone aiuta a sbiancare le unghie ingiallite (dal fumo, dallo smalto, ecc.) ed agisce anche come disinfettante.

Il procedimento è semplicissimo, basta riempire una ciotolina con olio e limone, dare una bella mescolata, preferibilmente con il minipimer (ovviamente non otteremo un'emulsione perchè olio e limone si separano) e immergervi le unghie per una decina di minuti al giorno, finchè i risultati non si faranno notare. Se volete, potete intingere un batuffolo di ovatta nella ciotolina e passarvelo sulle unghie, massaggiando. Questo mix di olio e limone non può essere conservato, quindi l'unico modo è prepararselo fresco ogni giorno.
Se volete qualcosa di più comodo e duraturo, un altro metodo è quello di riempire una vecchia boccetta di smalto (pulita ed asciutta) con olio di oliva e poche gocce di olio essenziale di limone. Proprio come uno smalto, basterà dare un paio di passate con il pennellino ogni sera.
Un altro metodo ancora, se non possedete l'olio essenziale di limone o se vi piace spignattare, è realizzare un oleolito di limone, da conservare sempre dentro una boccetta di smalto.
(Se vuoi sapere come realizzare un oleolito, clicca qui.)
Sia l'olio realizzato con l'olio essenziale di limone che l'oleolito, sono più duraturi del mix di olio e succo di limone freschi, ma hanno comunque vita breve, quindi quando l'olio comincia a puzzare o a cambiare colore, buttatelo.
In ognuno dei tre casi, è importante non lavarsi le unghie dopo l'applicazione ma lasciae in posa l'olio, massaggiando.
L'olio e il limone sono ottimi anche per le unghie distrutte dalle ricostruzioni e dagli smalti.
In ogni caso, se avete delle unghie davvero deboli e rovinate, il mio consiglio è di non applicare nessun tipo di smalto, ma di lasciarle "respirare".
Se vi piace lo smalto trasparente, al suo posto potete utilizzare la lima lucida unghie, che le rende davvero brillanti, quasi come se aveste lo smalto.
Invece, per accorciarle, sarebbe meglio utilizzare solo la lima, perchè il taglio netto del classico tronchesino tende a farle sfaldare di più.
Anche evitare di tenere le mani troppo a mollo è un toccasana per le unghie.
La parola d'ordine, come al solito, è mantenerle idratate, e avere tanta pazienza! Ci vorrà un pò di tempo, ma prima o poi torneranno sane e forti!


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Home Made: Come mantenere l'abbronzatura con l'oleolito antiossidante

E' dura ammetterlo, ma anche quest'anno le vacanze sono finite. 
Che siate stati al mare o in montagna, vi sfido a non esservi abbronzati nemmeno un pò.
Una volta tornati in città alla vita di tutti i giorni, la tintarella è l'unico segno che ci rimane delle ferie appena passate, delle giornate in riva al mare, delle passeggiate in montagna. Ma come fare a mantenere la pelle ambrata più a lungo possibile una volta finità l'estate? Molto spesso ci si comincia a spellare e la pelle assume un colorito a macchie che non è di certo piacevole. Ma bastano pochi accorgimenti e dei prodotti con gli attivi giusti in formula per prolungare la durata dell'abbronzatura e allo stesso tempo mantenerla omogenea.

In questo caso, il mio ingrediente segreto rigorosamente home made è... l'oleolito antiossidante alla carota e pomodoro!
(Mi scuso per la qualità delle foto, ma ho fatto questo oleolito di sera e ho dovuto utilizzare per forza il flash)

PRIMA DI COMINCIARE A FARE UN QUALSIASI OLEOLITO, SUGGERISCO VIVAMENTE DI LEGGERE LA GUIDA SU COME REALIZZARLO SUL FORUM "L'ANGOLO DI LOLA". DI SEGUITO VI POSTO IL LINK: http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=27&t=50002

Un oleolito non è altro che un olio vegetale, all'interno del quale mettiamo a macerare delle erbe/piante/fiori/ortaggi (in termine tecnico "droghe") secche o fresche a seconda dei casi, seguendo una macerazione a freddo o a caldo (sempre a seconda dei casi). Questo perchè l'olio veicola l'estrazione del principio attivo della droga che ci interessa, diventandone pregno. Se correttamente realizzato e conservato, può durare anche un anno. E' un buon metodo casalingo per creare degli oli secondo le proprie esigenze personali, in maniera naturale e, come al solito, spendendo davvero pochissimo!

In questo caso, ho voluto realizzare un oleolito che fosse antiossidante (ho provato a cercare questo oleolito in rete ma non ho trovato alcun risultato, nemmeno sui vari forum, quindi mi scuso se ho inconsapevolmente copiato l'idea a qualcuno) e proprio per questo motivo ho scelto di utilizzare la carota e il pomodoro, che sono due ortaggi davvero ricchi di antiossidanti, quali: i carotenoidi come il Beta Carotene (precursore della Vitamina A) e il Licopene, ma anche la potente Vitamina C. Inoltre, l'olio di riso contiene Gamma Orizanolo, che per la sua particolare struttura chimica, esercita anch'esso un'azione antiossidante.


RICETTA:  
per 500 ml 
(n.b.: la quantità di oleolito, una volta terminato il procedimento, risulterà meno di quella di partenza)


  • 400 ml di olio di riso
  • 100 ml di olio di cocco (o un altro olio vegetale a vostra scelta -girasole, mandorle, jojoba, ecc-)
  • Carote grattugiate q.b.
  • Bucce di pomodori belli rossi e maturi q.b.
  • Conservante (facoltativo): Tocoferolo/Vitamina E (0,25%) oppure Tocoferile Acetato (5%) oppure Aperoxid (0,1-0,5%) oppure qualsiasi altro conservante per oli (percentuali da calcolare sul peso finale dell'olio già filtrato). Se non si dispone di nessun conservante, si può utilizzare un rametto di rosmarino.





PROCEDIMENTO

Per realizzare questo oleolito, utilizzeremo gli ortaggi freschi (ovvero non li faremo seccare per fare evaporare l'acqua) e, di conseguenza, il procedimento a caldo (a bagno maria) che ci permette di fare evaporare l'acqua in essi contenuta (che rovinerebbe l'oleolito)  ma anche di estrarre più facilmente il licopene dalla buccia del pomodoro.
Se vi state chiedendo se non sia meno rischioso utilizzare gli ortaggi dopo averli seccati, la risposta è che far seccare completamente la carota grattugiata e le bucce di pomodoro richiederebbe talmente tanto tempo che si rischiebbe di farle ammuffire.

1) PREPARAZIONE: Come prima cosa prendiamo i nostri pomodori, che devono essere belli rossi e molto maturi, laviamoli per bene, e pratichiamo due piccoli taglietti a formare una X sull'estremità superiore del pomodoro (dove c'è l'attaccatura del gambo della pianta). Questo ci faciliterà nella fase di sbucciatura. Ora mettiamo i pomodori a bollire in una pentola capiente per qualche minuto, finchè i bordi della buccia in corripondenza dell'incisione a X che abbamo praticato precedentemente, non comincino a sollevarsi e ad arricciarsi. Una volta pronti lasciamoli raffreddare e, successivamente, sbucciamoli cercando di lasciare meno polpa possibile attaccata alla buccia. Mettiamo le bucce a perdere un pò della loro acqua su di un panno asciutto per un paio di orette.
Dopo di che, peliamo le carote e grattugiamole finemente. Non le mettiamo a seccare. 


Riempiamo un contenitore di vetro precedentemente lavato, sterilizzato (si può sterilizzare pulendolo con l'alcol a 90 gradi che si utilizza per i dolci o per produrre i liquori, pochi euro al supermercato nel reparto superalcolici) e asciutto (è importantissimo! all'interno del barattolo non deve esserci nemmeno una goccia d'acqua, altrimenti l'olio rischia di andare a male!!) con le bucce di pomodoro e le carote, e versiamoci sopra gli oli fino a ricoprirle completamente (questo è molto importante, dalla superficie dell'olio non deve affiorare nemmeno una minima parte di droga!)
Oltre all'olio di riso, che trovo fondamentale per questo oleolito, io ho usato l'olio di cocco perchè era quello che avevo in casa in maggiore quantità, ma si può usare un qualsiasi olio vegetale a vostra scelta (mandorle, girasole, jojoba ecc.)




2) MACERAZIONE A BAGNO MARIA: Per permettere all'acqua contenuta negli ortaggi di evaporare, in modo da non compromettere la riuscita del nostro oleolito, andiamo a fissare sull'estremità del barattolo una garzina o un pezzettino di stoffa che fermeremo con un elastico. Ora, siamo pronti per il bagno maria.
Utilizziamo una pentola alta in modo che il livello dell'acqua superi il livello dell'olio nel barattolo (stando attenti a non bagnare la garzina sull'estremità!!) e sistemiamo sul fondo uno strofinaccio o una presina. Adagiamoci sopra il barattolo in modo da non farlo muovere e mettiamo il tutto a bollire a fiamma bassissima per 4/5 ore, rabboccando di tanto in tanto l'acqua, man mano che essa evapora. Passate le ore di bollitura necessarie, possiamo aggiungere altra droga fresca al nostro oleolito (facoltativo) e farlo andare a bagno maria per altre 4/5 ore. In tutto, si può ripetere il procedimento di bollitura anche per 2/3 volte (non necessariamente nello stesso giorno). Questo serve per ottenere un oleolito ancora più ricco. Più l'olio sarà bello arancione e profumato di carota e pomodoro, più attivi saremo riusciti ad estrarre.
Terminato il tempo di bagno maria, mettiamo il barattolo con l'oleolito a riposare in luogo fresco e asciutto, e lasciamolo macerare per una settimana circa.




3) FILTRAGGIO: Dopo tutti questi procedimenti e dopo tutta questa attesa, noterete che sul fondo del barattolo si è creato uno strato più denso e torbido; questo strato è composto da acqua ed impurità in eccesso, e al momento del filtraggio dovremo stare molto attenti a decantare l'olio evitando di far colare anche il fondo.
-Primo filtraggio: facciamo colare l'olio in un nuovo contenitore pulito servendoci di un imbuto, e stando attenti a non fare colare anche lo strato più torbido che si è formato sul fondo. Dopo di che, prendiamo le bucce di pomodoro e le carote grattugiate e schiacciamole dentro uno schiaccia patate o più semplicemente con una forchetta, facendo colare nel contenitore l'olio che scende da esse. Questo è l'olio più ricco di attivi!
Chiudiamo il barattolo e mettiamolo a riposare in luogo fresco e asciutto per altri 2/3 giorni. Fare riposare l'oleolito per altre 48/72 ore permette alle impurità rimaste di depositarsi sul fondo.
-Secondo filtraggio: trascorsi i 2/3 giorni, passiamo al secondo ed ultimo (finalmente!) filtraggio: prendiamo un nuovo contenitore sempre pulito e asciutto e appoggiamoci sopra un imbuto, all'interno del quale avremo sistemato un pezzo di stoffa a trama fitta o un paio di veli di carta assorbente. A questo punto versiamo il nostro oleolito, sempre stando attenti a non far colare il fondo, dove si saranno depositate ancora altre impurità. Attendente fin quando anche l'ultima goccia di olio non sarà scesa e...

L'OLEOLITO E' PRONTO!

A questo punto, se disponete di un conservante, aggiungetelo nelle dosi indicate e godetevi il vostro oleolito, altrimenti potete provare ad usare un rametto di rosmarino per prolungarne la durata, ma sappiate che rilascia parecchio odore. Non esiste ua data di scadenza, quando l'oleolito comincia a puzzare e a cambiare odore, vuol dire che è andato a male, sia che abbiate usato il conservante o meno.
Infine, se volete, si può aggiungere qualche goccia di olio essenziale per profumarlo.

Il procedimento potrà sembravi lungo e periglioso, ma il bagno maria è l'unico procedimento possibile quando si ha a che fare con piante fresche, quindi... armatevi di pazienza! Potrà sembrarvi assurdo, ma è il procedimento più veloce! Pensate che se utilizzate delle piante secche, è consigliabile farle macerare a freddo, ovvero lasciarle sott'olio, per 40 giorni!

UTILIZZO: Questo oleolito è una bomba antiossidante per la nostra pelle! La aiuta a combattere l'invecchiamento e ci da una mano a prolungare l'abbronzatura, è davvero ottimo!
In ogni caso, per mantenere una tintarella omogenea e duratura, la parola d'ordine è idratare.
Più la pelle è idratata, meno tende a spellarsi, e di conseguenza l'abbronzatura rimane intatta più a lungo.
L'oleolito deve essere utilizzato sempre sulla pelle bagnata o insieme ad un pò di gel di aloe vera.
In alternativa, si può aggiungere qualche goccia alla propria crema corpo o viso abituale.
Anche se ormai l'estate sta finendo, è anche un ottimo dopo sole! Infatti il mio l'ho preparato prima di partire e l'ho utilizzato per tutta la vacanza al mare insieme al gel di aloe vera... risultato: pelle sempre idratata, senza una spellatura.
In caso la vostra abbronzatura vi stia ormai abbandonando e vi ritroviate già a chiazze, la cosa migliore da fare è un bello scrub delicato cercando di uniformare il più possibile l'incarnato. Subito dopo è importantissimo applicare un olio o una crema idratante. In questo modo si pulisce l'epidermide dalle cellule ormai morte e le si dona luminosità.

A mio parere è davvero un ottimo oleolito, una manna per la pelle, da utilizzare sia in estate per combattere i danni del sole, che in inverno per mantenere la pelle elastica ed idratata.
Fatemi sapere se lo fate e come vi è venuto :)


Buono spignatto a tutti! ;)














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giovedì 1 agosto 2013

Review: Crema Solare Bioearth SPF 15

TEMPO DI VACANZE, FINALMENTE SI VA AL MARE!

Durante tutto l'anno ci prendiamo cura della nostra pelle stando attenti ad utilizzare prodotti che non contengano i soliti noti, quali paraffine, siliconi, parabeni e compagnia bella (se non conosci queste sostanze dannose, dai un occhio qui)... 
Anche sotto il sole è importante stare attenti a cosa ci spalmiamo!
La crema solare è un "cosmetico" indispensabile durante l'estate, è la nostra migliore amica contro i danni cutanei causati dal sole (unitamente ad un'esposizione negli orari meno caldi e ad un abbigliamento protettivo) e se durante tutto l'anno siamo state molto attenti all'INCI dei vari prodotti, è giusto seguire questa filosofia anche per quanto riguarda la scelta dei solari nel periodo estivo.



I solari ecobio esistono eccome, talvolta hanno un prezzo leggermente più alto della media (solari da supermercato, s'intende), probabilmente sono più difficili da trovare e quasi sicuramente sono abbastanza sconosciuti.
Per questo ho voluto scrivere la recensione della crema solare della linea Sunline di Bioearth. La Bioearth produce solari dalla formula totalmente vegana e vegetariana, è Nikel tested, non contiene siliconi, acrilati, parabeni, petrolati, PEG, coloranti, propylene glycol, profumo ecc.






Le creme solari di questa linea proteggono sia dai raggi UVA che dai raggi UVB, vanno da una SPF 10 fino alla 50+ e contengono sia filtri solari fisici (quelli un pò più ecobio, diciamo) che chimici, che sono più fotostabili di quelli fisici.
Questo è un ottimo compromesso, poichè anche se i filtri chimici sono sintetici (pallino rosso sul biodizionario) non dovrebbero creare allergie e irritazioni. Io ho acquistato la protezione 15, media, poichè sono già un pò abbronzata, e in ogni caso ho la pelle che si abbronza facilmente e non tende molto a scottarsi. 






Ecco l'INCI:

Immagine AQUA (solvente) 
Immagine ISOAMYL COCOATE* 
Immagine DIETHYLAMINO HYDROXYBENZOYL HEXYL BENZOATE (filtro UV) 
Immagine GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente) 
Immagine TITANIUM DIOXIDE (opacizzante) 
Immagine ETHYLHEXYL TRIAZONE (assorbente uv / filtro uv) 
Immagine ETHYLHEXYL STEARATE (emolliente) 
Immagine SODIUM CETEARYL SULFATE (tensioattivo) 
Immagine CETEARYL ALCOHOL (emolliente / emulsionante / stabilizzante emulsioni / opacizzante / viscosizzante) 
Immagine CETYL ALCOHOL (emolliente / emulsionante / opacizzante / viscosizzante) 
Immagine CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE (emolliente / solvente) 
Immagine GLUCOSE (umettante) 
Immagine HELIANTHUS ANNUUS (SUNFLOWER) SEED OIL (emolliente / coprente / condizionante cutaneo) 
Immagine ALOE BARBADENSIS GEL (emolliente) 
Immagine SORBITOL (umettante) 
Immagine CANNABIS SATIVA SEED OIL (emolliente / condizionante cutaneo) 
Immagine HELICHRYSUM ANGUSTIFOLIUM FLOWER EXTRACT (coprente / profumante) 
Immagine SODIUM GLUTAMATE (additivo biologico) 
Immagine UREA (antistatico / umettante) 
Immagine CAMELIA SINENSIS LEAF EXTRACT (antimicrobico / antiossidante / astringente / emolliente / umettante / coprente / igiene orale / condizionante cutaneo / protettivo cutaneo / tonico / assorbente UV) 
Immagine TOCOPHERYL ACETATE (antiossidante) 
Immagine RETINYL PALMITATE (additivo) 
Immagine PANTHENOL (antistatico) 
Immagine POTASSIUM SORBATE (conservante) 
Immagine BENZYL ALCOHOL (conservante / solvente) 
or Immagine BENZYL ALCOHOL (Allergene del profumo / conservante / solvente) 






A parte i filtri che sono gli elementi principali di ogni crema solare, il principio attivo più importante nella formula di questa crema è l'olio di Elicrisio. Direttamente dal sito Bioearth:
"L'elicriso (helichrysum italicum Dom) è un arbusto che cresce spontaneo in tutto il bacino del Mediterraneo. Il nome deriva da "elios e crusos" che significa sole d'oro. L'olio di elicriso è un potente lenitivo, calmante ed è particolarmente indicato per gli arrossamenti cutanei. Grazie al suo alto contenuto in flavonoidi svolge una potente azione antiossidante. Risulta particolarmente efficace nella protezione dell'epidermide dai raggi solari UVA e UVB e dagli agenti atmosferici."
L'elicrisio non è l'unico antiossidante presenta in formula, e questa è la cosa che mi piace di più di questo solare. Infatti, sono presenti anche il succo di aloe vera, l'estratto di tè verde, il pantenolo, le vitamine A ed E; tutti efficaci antiossidanti che combattono i radicali liberi, responsabili dei danni cutanei dopo l'esposizione al sole. Inoltre, la presenza di olio di girasole lo rende anche molto emolliente.


La consistenza è nè troppo fluida nè troppo pastosa. Non si spalma con particolari difficoltà, e lascia una leggera scia bianca che sparisce velocemente dopo due passate di mano.
Da notare che non è water resistant, questo proprio perchè non contiene petrolati e siliconi che in qualche modo fanno aderire il prodotto alla pelle mantenedolo in loco. D'altronde, è raccomandabile riapplicare le creme solari, anche quelle zeppe di paraffine, dopo ogni bagno, quindi il problema è relativo. In ogni caso, sulla pelle è abbastanza pesantino, nel senso che "si sente" di averlo addosso, e fa sudare abbastanza. Nonostante questo, la trovo ottima anche sul viso.
Il profumo non è quello classico da solare, quello che se chiudi gli occhi mentre lo annusi ti sembra già di essere in spiaggia, è piuttosto più fiorito, a me ricorda molto vagamente il profumo dei gerani.






Ho utilizzato questa linea di solari già l'anno scorso sotto il sole cocente della Grecia, e mi sono trovata davvero molto bene! Praticamente mai scottata, nessuna macchia delle pelle in più al ritorno dalle vacanze, e non sono nemmeno riuscita a finire il tubetto! Attenzione però a riacquistare un tubetto nuovo ogni anno: i filtri solari hanno una scadenza, generalmente di un anno, e se non viene rispettata si rischia di mettersi addosso una crema solare che non serve a niente, incappando in scottature e altri danni spiacevoli. La consiglio ad occhi chiusi!
Cosa non meno importante: è totalmente made in Italy! 

Quantità: 150 ml
Prezzo: 18 €

VOTO: 10


Ecco il link ai punti vendita della Bioearth in tutta Italia: 

http://www.bioearth.it/pv/lombardia.html#start_lista


BUON SOLE A TUTTI! :)









































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giovedì 4 luglio 2013

Home Made: Gel ai semi di Lino

Avete presente i famosi gel/oli ai semi di lino che vengono venduti nei supermercati o dai parrucchieri, a prezzi non sempre abbordabili? Ecco, la maggior parte delle volte contengono siliconi e altre schifezze. Per questo noi ce lo facciamo in casa!
Bastano davvero pochissimi ingredienti, ed è così semplice da fare che non si può non provarci!




I semi di lino sono dei veri alleati per i nostri capelli, infatti contribuiscono a renderli più pettinabili, domabili, idratati e lucenti. Se ci avete mai fatto caso, infatti, sono presenti nell'INCI della maggior parte degli shampoo e dei balsamo in commercio.
Potete trovarli a pochi euro nei negozi che vendono prodotti naturali, o nei supermercati più forniti. Un pacco da 500 gr come quello che ho io vi durerà una vità, facendo la gioia delle vostre chiome! Per prepararlo ci vuole talmente poco tempo che vi conviene farlo volta per volta.





INGREDIENTI: 

(dosi per capelli lunghi, se li avete corti, dimezzate le quantità)


  • 200 ml di acqua demineralizzata (quella che si usa per stirare, si trova nei supermercati in taniche grosse a pochi euro, è meglio di quella del rubinetto perchè non contiene calcare che opacizzerebbe il capello, ma se non ce l'avete utilizzate pure quella di casa)
  • 4 cucchiai rasi di semi di lino
  • 1 cucchiano di miele per idratare e ammorbidire la chioma
  • qualche goccia di limone per lucidare i capelli





PROCEDIMENTO:

1) Riempiamo un pentolino con l'acqua demineralizzata e poniamoci dentro i semi di lino, lasciandoli in ammollo a fiamma spenta per 5/10 minuti, avendo cura di mescolarli per farli scendere verso il fondo. 




2) Trascorso questo tempo, accendiamo il fuoco a fiamma alta, finchè l'acqua non comincerà a sobbollire. A questo punto, abbassiamo la fiamma al minimo, copriamo con un coperchio, e lasciamo cuocere il  gel in modo da farlo addensare per 8-10 minuti. Ovviamente, se preferite ottenere un gel più liquido diminuite i tempi di cottura, al contrario, se vi piace un gel più denso, aumentateli. Mentre il tutto sobbolle, controllate di tanto in tanto la consistenza del gel prelevandole un pò con il cucchiaio e lasciandolo colare dallo stesso. 
Una volta terminata la cottura, il gel avrà assunto una consistenza gelatinosa e avrà formato un leggera schiuma. Spegnamo la fiamma e lasciamolo intiepidire per qualche altro minuto.




Siccome utilizzo il gel soprattutto nelle maschere, io preferisco che abbia una consistenza molto densa, più o meno così (sì, effettivamente fa un pò schifo a vedersi, ma i capelli ringraziano!) 




4) Versiamo il gel in un colino a maglie strette e con un cucchiaio mescoliamo grattando con forza il fondo del colino; se avete fatto un gel denso come il mio, in questo modo riusciremo a far passare tra le maglie del colino tutto il composto, che essendo gelatinoso farebbe fatica a passare. Probabilmente il gel assumerà uno consistenza schiumosa a causa del movimento effettuato con il cucchiaio per farlo colare, ma ciò non altera le sue proprietà. Una voltà finito, i semi vanno buttati.




5) Ed ecco il nostro gel! Aggiungiamo un cucchiaino di miele quando è ancora caldo, qualche goccia di limone e... voilà! Pronto per essere utilizzato puro sui capelli o per le vostre preparazioni (maschere, balsami, shampoo...). Se volete potete aggiungere anche qualche goccia di olio essenziale per profumarlo, ma fatelo sempre alla fine. Certo, non sarà bello a vedersi, ma sui capelli è davvero efficacie!


Se non riuscite a terminarlo tutto in una volta, potete congelarlo e utilizzarlo quando vi servirà di nuovo. 



COME UTILIZZARLO:

- PURO: si può fare un impacco idratante e disciplinante applicando il gel sui capelli asciutti prima dello shampoo, tenendolo in posa minimo per mezz'ora.
Se non avete capelli indomabili, si può anche utilizzare come balsamo subito dopo lo shampoo, risciaquando abbondantemente. 
Altrimenti, può essere utilizzato in piccole sui capelli asciutti per un leggero styling o per definire la piega, come se fosse un gel normale, oppure sulle punte per mantenerle elastiche ed idratate. 

- NELLE MASCHERE/IMPACCHI: utilizzato nelle nostre maschere casalinghe insieme ad altri ingredienti è davvero un portento, aiuta molto nella pettinabilità.

- NEGLI SHAMPOO/BALSAMI FAI-DA-TE: Se siete in grado di realizzarvi lo shampoo o il balsamo in casa, questo gel può benissimo essere utilizzato all'interno delle vostre ricette.


Buona preparazione a tutti! :)

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lunedì 1 luglio 2013

Review: Rosetti "Dessert à Lèvres" di Neve Cosmetics: Peach Macaron 007

Da qualche mese a questa parte, Neve Cosmetics ha lanciato la sua prima collezione di rossetti ispirata ai dolci, proprio per questo si chiama Desert à Lèvres!
Come si vede da qui sotto, sono stata presa da un estro di creatività e ho voluto realizzare le foto di questa review rimanendo in tema dolciario, spero non vi si alzi la glicemia! :)




Il packaging è davvero delizioso. I rossetti vengono venduti all'interno di una scatolina di carta su cui è stampato un pasticcino a cui fa da sfondo una stampa tipo carta da parati, dal gusto un pò retrò. L'astuccio vero e proprio del rossetto è in plastica lilla, sulla cui sommità è serigrafato in oro un goloso cupcake con tanto di ciliegina e cialda, mentre nella parte inferiore troviamo il logo della Neve Cosmetics, insomma, davvero carinissimo!



Ovviamente, la formula dei rossetti è vegan, totalmente priva di petrolati, siliconi, parabeni e quant'altro di dannoso, in più contiene oli vegetali e burro di karitè. Per rendere il tutto più goloso, hanno pensato bene di aggiungerci pure un aroma vanigliato!
La collezione si compone di otto tonalità, dai nude ai colori più accesi.
Il finish è semi-sheer, ovvero semi trasparente/lucido, quindi la stesura non risulta molto coprente.
Tra tutti i colori, in vista dell'estate, ho voluto provare la nuance color pesca, la 007 "Peach Macaron", colore che secondo me sta benissimo con l'abbronzatura.




Il colore è una tonalità pesca leggermente rosata abbastanza acceso.
Avendo una texture semi-sheer, il rossetto non è super pigmentato, ma ciò non è un difetto, poichè l'applicazione risulta molto modulabile, il che è un bene; però, secondo me, essendo un colore abbastanza particolare, con questo rossetto conviene andare con la mano molto leggera per non ritrovarsi le labbra completamente arancioni! Io di solito do una o al massimo 2 passate, e poi applico sopra il mio burrocacao (recensione qui) per rendere il tutto più naturale.
Sulle labbra scorre abbastanza bene, ma quello che mi ha lasciato più delusa è che, visto la presenza di oli e burro di karitè, pensavo che il rossetto risultasse molto più morbido ed idratante.

                                      Swatch alla luce del sole: a sinistra una passata, a destra due passate.

Sul sito c'è scritto che risulta un vero e proprio trattamento per labbra, ma io ho notato che se non applico sopra il burrocacao, dopo un'oretta al massimo il rossetto inizia a tirare, ma in ogni caso risulta molto più confortevole di tanti altri rossetti.
Per quanto riguarda la durata, bisogna ricordarsi che è un rossetto totalmente vegan che non contiene siliconi e petrolati, che ovviamente aiuterebbero nella durata del prodotto. Detto questo, in media la durata è di un paio d'ore, e comunque bisogna calcolare che essendo un colore chiaro, tende a lasciare poca traccia.
Infine, ne adoro il profumo: sa di biscotti vanigliati, metterselo è una vera goduria!
L'unica pecca potrebbe essere il prezzo, effettivamente 11,90 € per 4 ml di prodotto sono un pò eccessivi, però non è semplice trovare dei rossetti con una formula totalmente vegan e con dei colori così belli.


Ed ecco l'INCI direttamente dal
sito di Neve:

Caprylic/Capric Triglyceride, Bis-Diglyceryl Polyacyladipate-2, Simmondsia Chinensis Oil/Simmondsia Chinensis (jojoba) Seed Oil*, Prunus Amygdalus Dulcis Oil/Prunus Amygdalus Dulcis (sweet Almond) Oil*, Cera Alba/Beeswax, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Copernicia Cerifera Cera/Copernicia Cerifera (carnauba) Wax, Butyrospermum Parkii Butter/Butyrospermum Parkii (shea Butter), Helianthus Annuus Seed Cera/Wax Helianthus Annuus (sunflower) Seed Wax, Helianthus Annuus Seed Oil / Helianthus Annuus (sunflower) Seed Oil, Mica Octyldodecanol, Kaolin, Stearic Acid, Tocopherol, Ethyl Vanillin. +/- May Contain: Ci 77891 (titanium Dioxide), Ci 77491 (iron Oxides), Ci 15850 (red 6, Red 7 Lake).








Quantità: 4 ml

Prezzo: 11,90 €

VOTO: 8
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Review: Balsamo Splend'or al Cocco: sì o no?

Molte di voi, affacciandosi al mondo dell'ecobio, si saranno sicuramente imbattutte, o avranno almeno sentito nominare, il balsamo Splend'or al cocco... e molto probabilmente avrete fatto come me, lo avete acquistato!
Quando all'inizio si va alla ricerca di un balsamo senza siliconi e petrolati, uno dei prodotti più consigliati e menzionati sui vari blog o forum dedicati all'argomento, è proprio questo.


INCI:
 Immagine AQUA (solvente) 
Immagine STEARYL ALCOHOL (emolliente / stabilizzante emulsioni / opacizzante / viscosizzante) 
Immagine CETYL ALCOHOL (emolliente / emulsionante / opacizzante / viscosizzante) 
Immagine COCOS NUCIFERA OIL (emolliente / condizionante per capelli / coprente / condizionante cutaneo / solvente) 
Immagine ACHILLEA MILLEFOLIUM EXTRACT (vegetale) 
Immagine TILIA TOMENTOSA EXTRACT (condizionante cutaneo) 
Immagine CHAMOMILLA RECUTITA EXTRACT (emolliente) 
Immagine ALTHEA OFFICINALIS EXTRACT (emolliente) 
Immagine MALVA SYLVESTRIS EXTRACT (vegetale) 
Immagine PROPYLENE GLYCOL (umettante / solvente) 
Immagine TRIETHYLENE GLYCOL (solvente) 
Immagine CETRIMONIUM CHLORIDE (conservante) 
Immagine CITRIC ACID (agente tampone / sequestrante) 
Immagine MAGNESIUM NITRATE (addittivo) 
Immagine MAGNESIUM CHLORIDE (addittivo) 
Immagine PARFUM 
Immagine COUMARIN (Allergene del profumo) 
Immagine HEXYL CINNAMAL (Allergene del profumo) 
Immagine BENZYL ALCOHOL (conservante / solvente) 
or Immagine BENZYL ALCOHOL (Allergene del profumo / conservante / solvente) 
Immagine METHYLCHLOROISOTHIAZOLINONE (Conservante) 
Immagine METHYLISOTHIAZOLINONE (conservante)

E' vero, non contiene siliconi e paraffine, per chi è alle prime armi potrebbe sembrare perfetto... ma basta guardare l'INCI per capire che l'assenza di siliconi e petrolati non basta a promuovere questo balsamo. All'inzio anch'io ero stata incoraggiata dalla presenza in quarto posto dell'olio di cocco, pensavo: "beh, se l'olio di cocco è così in alto allora dev'essere super districante!" e poi tutti quegli estratti verdi di varie piantine mi convincevano che fosse un prodotto naturale e per nulla dannoso, ma pian piano, informandomi, ho capito che non è affatto così!

Certo, per essere un balsamo senza siliconi e petrolati, svolge egregiamente il suo sporco lavoro. I capelli risultano molto ben districati e lucidi, e per chi ha i capelli lunghi e abbastanza ribelli, poi, è davvero funzionale. 
La consistenza è molto liquida per essere un balsamo, il che dà l'impressione di scivolare dai capelli e di non averne messo abbastanza.
Il profumo è di un cocco sintetico che più sintetico non si può, c'è a chi piace e a chi da fastidio, personalmente non mi dispiaceva, e poi c'è da dire che non è molto persistente. 
Inoltre, lo Splend'or al cocco viene spesso consigliato sui vari forum per effettuare il co-wash, in quanto è abbastanza liquido e per questo si presta bene al compito. 
Per finire in bellezza, il rapporto quantità/prezzo è davvero ottimo. Generalmente non si trova a più di 2 €, ed è reperibile praticamente in tutti i supermercati.
Dico tranquillamente che purtroppo all'inizio lo utilizzavo anch'io, e aggiungo anche che l'ho utilizzato per un bel pò, ma semplicemente perchè ignoravo cosa contenesse.

Ma allora perchè dico NO a questo balsamo?

Perchè contiene degli ingredienti che mi portano a cercare altre alternative più ecobio e meno dannose.
Il propilene glycol, per esempio, è un ingrediente di origine petrolifera utilizzato per solubilizzare gli estratti. Potrebbe essere accettabile se contenuto in quantità minime, ovvero verso la fine dell'INCI, ma in questo risulta abbastanza altino!
E poi il cetrimonium chloride, è un ingrediente che rende il balsamo efficace ma che filma il capello ed è molto inquinante per le acque.
Infine, ciò che secondo me rappresenta il vero motivo per cui non utilizzare questo balsamo, sono i conservanti: il methylchloroisothiazolinone e il methyllisothiazolinone. Queste due sostanze sono dei conservanti cessori di formaldeide, rilasciano cioè delle piccole quantità di formaldeide per mantenere conservato il prodotto. La formaldeide è VELENO, ed è riconosciuto essere CANCEROGENA, sia a contatto con la pelle che inalata. Com'è possibile allora che io me la ritrovi nel mio balsamo? Perchè della formaldeide ne è vietato l'uso solo se impiegata pura, e i cessori sono considerati un pò come un escamotage. Comunque, trovate tutte le informazioni più importanti sulla formaldeide quì nel mio blog alla pagina " Sostanze da evitare ".


Che dire, quindi? Per me è assolutamente un NO. 
Nonostante le molecole di formaldeide siano rilasciate in piccolissima quantità, per non saper nè leggere e nè scrivere, preferisco assolutamente evitare. Certo, se si è appena approdati al mondo dell'ecobio, trovare un balsamo da supermercato senza siliconi e paraffine ad un prezzo irrisorio, può farci pensare che abbia un ottimo INCI anche per quanto riguarda il resto degli ingredienti, ma questa regola non sempre vale, quindi leggete sempre le etichette e cercate di informarvi il più possibile.
Esistono diversi balsami da supermercato sicuramente migliori di questo, con condizionante ecobio e che non contengono cessori di formaldeide, bisogna solo saper cercare. Un esempio è il balsamo Garnier Ultra Dolce alla Mandorla Dolce e Fiori di Loto che ho recensito qui

Buona ricerca del balsamo perfetto a tutti!! :)





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